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Il treno visita Venezia. Tra calli, rii e campielli…

In data 15 febbraio 2024, è stato presentato, nella sala Oriana Fallaci di palazzo Ferro Fini, il libro ‘Il treno visita Venezia. Tra calli, rii e campielli…” di Paolino Fabris, pubblicato da Cleup Editrice. Si tratta di una pubblicazione di 191 pagine che propone un viaggio fantastico ‘a pelo d’acqua’ e a ‘volo d’uccello’ a bordo di un immaginario treno di cristallo che si fa voce narrante di fatti, intrighi, curiosità e leggende per scoprire una città unica, raccontata con parole intrise di sentimento, memoria e un pizzico di nostalgia.
La Consigliera regionale Elisa Venturini, che ha promosso e coordinato l’evento, in apertura ha ricordato che “un libro che racconti Venezia deve essere presentato in questa splendida città ed in particolare nella Casa di tutti i Veneti, quale è il Consiglio regionale, e che persone come Paolino Fabris - che attraverso pubblicazioni, storie, aneddoti e racconti della realtà, contribuiscono a far conoscere e a valorizzare le nostre città e i nostri territori -dimostrano tutto il loro amore per il Veneto e la sua storia”.
“L’autore - ha aggiunto la Consigliera - è un raffinato conoscitore di Venezia e oggi presenta il frutto del suo lavoro. Fabris ci parla della città ma anche di sé stesso, della sua vita e della sua storia ed è stato molto bravo anche nell’organizzare ed esporre i concetti che animano la sua pubblicazione”. Venturini ha poi ringraziato per la sua presenza il direttore della casa editrice padovana Cleup, Aldo Rossi, ed ha ricordato il grande apporto che Cleup ha dato nella realizzazione di questo libro, e che continua a dare per prodotti letterari di assoluto valore sia dal punto di vista dei contenuti che degli stili di scrittura.
A seguire, è intervenuto l’autore Paolino Fabris, che ha confidato di essere onorato per l’opportunità di presentare il proprio libro in questo bellissimo palazzo ed ha ringraziato il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, la Consigliera Venturini e la casa editrice Cleup. “Provo davvero un’emozione enorme - ha aggiunto Fabris – perché ho coronato un mio grande sogno. Sono sempre stato una persona curiosa e questo mi ha consentito di potermi avvicinare a vari ambiti, tra cui l’arte, la poesia e i viaggi. E ora anche alla letteratura”.
“Ideare la storia attraverso la quale si dipana il mio libro non è stato semplice, ma credo di esserci riuscito - ha spiegato l’autore - La mia grande conoscenza di Venezia è nata nel momento in cui mi sono letteralmente innamorato di questa città e ho iniziato a frequentarla, a viverla. Del resto, i miei genitori erano veneziani, così come i primi amori… Così, ho iniziato a scoprire aspetti e realtà di cui prima avevo appreso solo grazie ai libri. Ho indagato, investigato, cercando di parlare con persone di una certa età, in possesso quindi di una approfondita conoscenza della città. Sono sempre stato mosso solo dalla curiosità per il sapere, approfondendo ogni aspetto, fino ad accumulare molte pagine di appunti. Ho quindi cercato un sistema originale per raccontare Venezia, che non fosse una semplice e scontata guida turistica e ho scelto che a parlare per me fosse il treno, in quanto esso è un mezzo che può ospitare tantissime persone. Un treno di vetro perché, grazie alla sua trasparenza, permette ai viaggiatori di poter scoprire innumerevoli cose. E poi il treno è libero, può andare dove vuole”.
“Dopo due anni di faticosa gestazione - ha concluso Paolino - sono contento che il libro abbia finalmente visto la luce”.
Infine, è intervenuto, Aldo Rossi, Direttore della Cleup, che ha esordito accennando brevemente alla storia della Casa Editrice, nata come cooperativa libraria sessant’anni fa. “All’inizio - ha spiegato - operavamo nell’ambito delle pubblicazioni didattiche universitarie; successivamente, abbiamo esteso il nostro raggio d’azione abbracciando il campo della pubblicistica e dell’editoria di divulgazione culturale. Siamo presenti in ambito nazionale ma prediligiamo il Triveneto, in quanto vogliamo dare una mano per far conoscere le caratteristiche del nostro territorio che, da sempre, dimostra di avere capacità e risorse notevoli. Faccio solo un esempio: tragedie enormi come lo sono state il Vajont e Vaia hanno messo a dura prova le zone colpite e i loro abitanti, ma abbiamo conosciuto una capacità di resilienza e di ripresa davvero uniche. Ci siamo pertanto adoperati per pubblicare libri di divulgazione proprio su questi eventi”.
Aldo Rossi ha poi spiegato le motivazioni che hanno portato la casa editrice alla pubblicazione del libro di Paolino Fabris, ricordando di essere stati colpiti dall’idea originale che sta alla base dell’opera: il treno; si è voluto cioè premiare le caratteristiche uniche di un racconto onirico su Venezia. “E poi - ha concluso Rossi - Venezia è una città storica, in cui si sovrappongono eventi, costruzioni e stili di epoche diverse, senza soluzione di continuità: questo aspetto è ben rappresentato nel libro, che ci offre una nuova visione della città lagunare. Ci farebbe piacere che l’opera di Paolino Fabris fungesse da stimolo per altri autori, incoraggiandoli a seguire il suo esempio e a raccontare altre città venete, piene di storia e monumenti. In questo modo, daremo anche una grande spinta al nostro turismo”.